Emozioni e Marketing
Nella settimana di San Valentino è d’obbligo parlare di amore e di emozioni.
Ma sapete come le emozioni influenzano il marketing?
Le emozioni hanno un impatto fondamentale nel potenziare la fedeltà del consumatore e spingerlo all’acquisto di un dato prodotto, tanto che riuscire a fidelizzare i clienti offre la possibilità di incrementare i ricavi annuali fino al 5%. Questo quello che è emerso dagli ultimi studi sull’argomento.
Il marketing emozionale
Si parla di marketing emozionale quando vengono studiate strategie di marketing pensando in primo luogo alle emozioni come stimolo fondamentale per il compimento di un’azione, scelte d’acquisto incluse.
Orami da anni, da quando il mondo digitale e multimediale sono al centro della nostra quotidianità e delle nostre scelte, diventa di fondamentale importanza creare nel cliente finale l’esperienza d’uso di un dato prodotto, suscitare in lui le emozioni e le sensazioni di chi “tocca con mano”.
Le aziende che vogliono vendere online devono assolutamente riempire il gap che esiste tra l’essere fisicamente in un negozio e compare con un click. Ma non solo.
In un mondo in cui l’innovazione tecnologica ha portato alla standardizzazione dei prodotti a livello mondiale, le motivazioni che porteranno un consumatore a scegliere un prodotto piuttosto che un altro non possono essere meramente di natura tecnica e funzionale. Ora la scelta va sulla connessione emotiva, sul desiderio di possedere un determinato prodotto invece che un altro, un determinato brand invece che un altro. Quello che conta adesso è la fiducia, la connessione, la condivisione di emozioni e valori con il brand prescelto. D’altra parte, i dati parlano chiaro: la scelta d’acquisto ormai si basa per il 5% su meccanismi consci e razionali, per il 95% su meccanismi inconsci.
Come possiamo fare per offrire esperienze e generare emozioni nei nostri potenziali clienti per condurli a compiere una data azione?
Rendere l’esperienza quanto più reale e più significativa possibile.
L’esperienza deve rimanere nel cuore del cliente e deve passare attraverso le sue emozioni, essere associata a sensazioni e ricordi positivi. Con sincerità. Occorre pensare di avere realmente di fronte il cliente, trasmettere esattamente tutto quello che può provare di fronte al nostro prodotto. Occorre fargli provare un’esperienza reale condita delle vere emozioni che è possibile provare, a partire dai cinque sensi. Occorre, in altre parole, rendere l’esperienza del cliente più “umana” possibile, proprio attraverso l’esperienza e i sensi. Quando scatta la scintilla tra brand e cliente, allora significa che l’empatia e la fiducia hanno fatto breccia e il cliente si può sentire ormai parte dell’azienda.
Alcuni consigli di marketing emozionale
Innanzitutto, come già detto, occorre mettersi nei panni dei clienti e regalare loro esperienze reali, andando a soddisfare i loro desideri più profondi, anticipandoli se necessario. E ascoltarli. Ascoltare i clienti, attraverso le loro esperienze online, sui social network, sul sito web. Ovunque. Osservalo, studialo, anticipa le sue mosse.
B. H. Smitt, fondatore della teoria del marketing esperenziale, sostiene che il marketing debba essere “un’esperienza memorabile che il cliente deve sperimentare, tale da superare le sue aspettative, che, in altre parole, anticipi i suoi desideri inconsci, soddisfacendoli al tempo stesso” e esistano cinque diversi tipi di esperienza, da lui definiti SEMs o Strategic Esperential Modules:
- SENSE experiences, esperienze che coinvolgono la percezione sensoriale.
- FEEL experiences, esperienze che coinvolgono sentimenti ed emozioni
- THINK experiences, esperienze creative e cognitive
- ACT experiences, esperienze che coinvolgono la fisicità
- RELATE experiences, esperienze date dalle relazioni con un gruppo
A seconda del target di riferimento e del prodotto che si va a vendere occorre formulare un cocktail personalizzato che renda veramente unica l’esperienza del cliente e che valorizzerà al meglio il prodotto. Si possono utilizzare tutte queste categorie, o solo alcune, dipende dal contesto in cui si opera.
E quando si può occorre non affidarsi solamente a campagne digitali, ma uscire e unire il digitale alle esperienze reali.
Cosa ne pensate?
Lasciate un messaggio e raccontatemi quali sono le emozioni che vi suscitano i vostri brand del cuore!